Francesca Bonotto

Chi sono

Semplicemente io

 

Seguimi nella mia storia. Ti racconto chi sono e com’è nata la mia passione per la comunicazione.

Sono nata a Venezia, scrigno delle arti e dell’artigianato, il 20 maggio, nel mese mariano. Il mese delle rose. Non a caso il numero 20 è il mio numero del cuore.

Sono giustamente “narcisista”, come tutti i nati sotto il segno del Toro e tutti i comunicatori. L’influsso di Venere, infatti, mi ha particolarmente condizionato nella vita e nella carriera: sono un’amante del bello, in tutte le sue forme.

Non è la superficie a catturare la mia attenzione, è proprio la “bellezza vera”: genuina, autentica, inestimabile. Ciò che nasce spontaneo: espressione divina, d’intelletto o forza generatrice. Ciò che sopravvive al tempo e all’uomo, e che fa del bene, anche solo per il fatto di esistere. Questo è il bello che ricerco e che nutre la mia anima.
Sono nata e vissuta tra le mura di un salone di bellezza molto frequentato e chiacchierato. Sono cresciuta con l’immagine di mia nonna sempre vestita da foulard vintage e rossetti rosso fuoco. Gironzolavo dalle sarte e m’incuriosivano i portaspilli. Ho disegnato e dipinto in tutte le pareti di casa. Appartengo, nella creatività, a mio padre, artista e creativo ancora in esplorazione. Progetto abiti e disegno ciò che vedo. Scrivo da quando sono stata in grado di tenere una penna in mano.

Arte e creatività sono da sempre i miei nascondigli segreti, dove trovare pace ed equilibrio, nel mio caos ordinato. In ogni cosa che faccio cerco sempre di parlare del mio mondo, perché so che così posso dare qualcosa agli altri. Posso fare la mia piccola differenza.

 

Quando creare non mi basta più, mi rifuggo nei libri. L’odore della carta stampata mi trasporta in mondi, epoche e romanzi da cui è difficile tornare. Danzo tra la voglia irrefrenabile di scoprire, conoscere e l’esigenza di esprimere.
Sono sempre stata imprenditrice nell’animo. Ho iniziato con il vendere conchiglie al mare e ho continuato con il proporre i miei quadri alle gallerie, organizzare eventi in associazione e portare sempre nuovi progetti alle cooperative; fino a scoprire che fare consulenza era naturale.

La mia famiglia è la mia vita: Federico, il mio grande Amore, Giotto, il nostro angelo e Gioia, la nostra anima bella. Attorno a noi, tante persone che ci vogliono bene. Una famiglia diversa, come me. Diversi perché non siamo un cliché e non vogliamo esserlo. Diversi perché ci amiamo incondizionatamente anche se non ci assomigliamo. Del resto, non è proprio nella diversità che facciamo esperienza della bellezza?

Il bisogno di sostenibilità nasce in me verso i 30 anni. Approfondire e praticare tale visione diventa necessario. Cambia la mia vita in una scelta coerente ed empatica verso il mondo. Impegnata da sempre nel sociale, cerco di raccontare attraverso il mio lavoro, anche il lato più umano, che permette di vedere un po’ oltre, con occhiali diversi e talvolta più vividi.

“Impara a vivere l’imperfezione del momento”. Un mantra in cui si cela la vera libertà dell’uomo, la possibilità di comunicare in modo autentico e il viaggio di ognuno alla scoperta della bellezza. Questa frase mi ha accompagnato nel mio percorso. Mi ha aiutato a godermi il viaggio, con pazienza e spontaneità. Mi ha ricordato di essere una comunicatrice consapevole. Mi ha insegnato a vivere. Ovunque si voglia e possa andare, c’è un disegno più grande di noi e talvolta, più bello di come ce l’avevamo immaginato.


Buon Viaggio a tutti!