Accogliamo l’estate con una riflessione sul tema della sostenibilità. Questa parola tanto inflazionata quanto “di moda” è l’origine e il riferimento delle scelte di comunicazione e produzione di settore. Complici i cambiamenti normativi in atto e la sempre crescente minaccia alla reputation (soprattutto on-line) dei marchi del sistema fast e non solo.
La necessità di sostenibilità cresce giorno dopo giorno e arricchisce una domanda sempre più complessa da decifrare. Quella domanda siamo noi: i primi a rincorrere la sostenibilità e a vacillare quando dobbiamo sceglierla. Il prezzo diventa un ostacolo che ci limita e diamo priorità ad altro. Ripensare al sistema di valori non è semplice ma guardare alla sostenibilità come alla vera tendenza potrebbe aiutarci a capire di che moda abbiamo bisogno.
Capire la sostenibilità
Per definizione la sostenibilità è un concetto complesso e olistico. Un percorso impervio, soprattutto quando consideriamo questo termine in affiancamento al nostro sistema economico o al nostro sistema di vita. Non possiamo entrare nella sostenibilità senza aver percorso almeno in parte la via della consapevolezza. In questo l’etica ci corre in aiuto, come esercizio preparatorio, verso una visione ulteriore. La sostenibilità ha la caratteristica di operare nel presente in previsione futura. Un progetto di sviluppo in cui l’obiettivo è mantenere l’equilibrio. Se ci fermiamo a riflettere, la parola “equilibrio” evoca in noi, a livello connotativo, immagini, ricordi e sensazioni positive.
Un corpo in equilibrio è un corpo che sta bene, un sistema in equilibrio è un processo che produce utili proporzionalmente agli investimenti. Un paesaggio in equilibrio è una natura che vive in modo armonioso.L’equilibrio ci porta per mano nella dimensione dello “stare bene”, che colleghiamo alla felicità. Una felicità che ricerchiamo, per nostra natura, nella bellezza.
Fare scelte sostenibili
La moda è una forma di bellezza accessibile. Fare scelte sostenibili ci porta alla ricerca della bellezza. La strategia è iniziare da sé: “Sono in grado di riconoscere la bellezza?”; “Cos’è per me la bellezza?”. Possiamo allenarci a riconoscere la bellezza. Non è detto che ciò che “è di moda”, parliamo soprattutto di macro trend, sia per noi bello. Con questa frase entriamo nel senso della moda, quello più profondo che ci allontana a poco a poco dal sistema. Se la moda non stimolasse in noi la dimensione della bellezza non sarebbe così attrattiva. La bellezza può aiutare a compiere scelte consapevoli, soprattutto nella moda.
Guidati da questo approfondimento sulla sostenibilità vi lascio con una citazione di Lev Tolstoy: “Una delle prime condizioni di felicità è che il legame tra l’uomo e la natura non si rompa.”
Foto di FabricioMacedoPhotos da Pixabay