Moda e Amore: un binomio conteso sotto diversi punti di vista. Il sentimento forse più inflazionato e rappresentato nella storia della moda. Possiamo considerare generativo l’amore per il settore moda; fonte di espressione e sicurezza che portano poi all’atto creativo. C’è chi sente più rivoluzionario “il mal d’amore” e chi, invece, grazie trova nella stabilità, l’artista sconosciuto.
La storia della moda ci insegna che questo sentimento è, in ogni caso, il fulcro del processo creativo. L’amore crea uno stato di cambiamento che trova pace solo nell’espressione, qualunque essa sia.
Se pensiamo ai grandi stilisti, per capirne la poetica e lo stile dobbiamo conoscerli e per forza di cose scavare nella loro sfera intima.
Gabrielle Coco Chanel e l’amore tormentato
Sono note le storie di Coco e dei suoi amanti, l’affetto per Étienne de Balsan, incontro fortunato per la sua ascesa nella moda. È l’amore per Arthur “Boy” Capel che esaspera in lei la sua foga di creare moda, rendendola una delle donne più famose e ammirate. Alla scomparsa di Boy, altri amori faranno da guida al suo fare moda. La sua moda diventerà l’arma più potente per raccontare una nuova femminilità. Ritratta dai più celebri fotografi dell’epoca diventa una firma distintiva dell’emancipazione femminile. Sarà però l’amore a renderla un mito intramontabile.
Cristóbal Balenciaga e l’amore del “per sempre”
Balenciaga, stilista dalla personalità introversa e geloso della sua vita privata, arriva all’ascesa al fianco del suo grande amore. Colui che lo supporterà nella vita e nel lavoro, Vladzio Jaworowski d’Attainville.
Un amore tanto forte da causare nel grande Maestro una forte depressione che lo rinchiude nel suo studio e lo porta all’esasperazione. Ritorna in sé solo dopo aver compreso la moda come l’unica forma di amore. In quel momento il marchio Balenciaga raggiunge l’apice del successo internazionale.
L’architetto della moda, couturier di punta negli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento, ha vissuto uno degli amori più veri nel suo negozio. Lui, è rimasto fedele a quell’amore e alla sua moda, non a caso è chiamato ancora oggi, il re dell’haute couture.
Ottavio e Rosita Missoni: un amore di famiglia
Meglio noti come “i Missoni”. Ancora più conosciuti per le zigzaganti emozioni caleidoscopiche. Straordinaria la loro storia, che parte da mondi apparentemente distanti e arriva ad unirli, in un amore d’altri tempi. Un amore che possiamo ammirare, grazie alle creazioni: colorate, frizzanti, contemporanee. I Missoni non sono solo i loro maglioni, sono soprattutto il loro modo di pensare “fuori dalle righe” (per stare in tema). Una visione della moda e della vita che ci porta oggi a riconsiderare il concetto di “sostenibilità”. Sono ancora considerati come la “famiglia della moda italiana”. Hanno raccontato nel mondo il modo di creare, la creatività, lo spirito e soprattutto l’amore italiano, unendo a tutto ciò la consapevolezza del fare. Il tutto in una visione olistica della moda. Cuore, relazione, rispetto, inclusione, eccellenza, questo e molto altro nella storia Missoni. L’obiettivo? Prendersi cura di tutto ciò che si ama, e soprattutto di chi si ama.
Patricia Field: amore generativo
Facciamo un salto nel contemporaneo con la costumista e stilista, Patricia Field. Impossibile non conoscerla poiché ha creato i look per “Sex & the City”, “Emily in Paris”, “Ugly Betty” e “Il Diavolo veste Prada”. Una guru della moda che combina i sogni di tante donne nel mondo. La sua vita privata è praticamente “top secret” anche se alcune indiscrezioni la vedono innamorata delle donne. Da questo grande amore nascono immaginazione e ispirazione. Perché qual’è il modo migliore per far innamorare? Amare.
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