… Intervistando Alessandra Favalli
Chiacchierare con Alessandra è sempre un piacere, soprattutto quando ci si confronta e ci si racconta davvero a livello professionale.
Dietro la cornetta ho conosciuto una professionista con “P” maiuscola. Solare, spontanea e propositiva. Una persona con cui paradossalmente potresti parlare di tutto.
La nostra conoscenza è iniziata un po’ per caso, sostenuta dalla mia richiesta di fare un’intervista con lei. La conoscevo nel ruolo di Marketing Sustainability Management Strategist per Progetto Quid e per altri brand di moda etica.
Progetto Quid, come ci racconta Alessandra, nell’intervista rilasciata a ModaPuntoCom per IUSVE Cube Radio, è un brand di moda etica dell’impresa sociale Quid. Questo marchio crea capi di abbigliamento e accessori in edizione limitata, grazie alle eccedenze di tessuti messe a disposizione dalle più prestigiose aziende di moda e del settore tessile.
Negli ultimi anni Progetto Quid si sta ampliando molto, sia a livello di distribuzione con negozi monomarca e rivendite in altri punti vendita etici, sia in termini di collezioni e stile proposto. L’offerta è formata da pezzi unici poiché nasce grazie alla manodopera di persone, soprattutto donne, con trascorsi di fragilità. Utilizza in modo creativo e con grande ricerca di stile, le materie prime a disposizione. Ne conseguono creazioni davvero particolari e di tendenza, pur rimanendo perfettamente aderenti allo sfondo sociale di appartenenza.
La forte brand identity, si compone dell’immagine con la quale si presenta al suo pubblico: solido di significato e di elegante femminilità nei componenti. Tutto è estremamente coordinato e ne traspare una grande coerenza. Il logo, un gattone con sopra una molletta, oltre il suo significato, connota in modo forte l’impatto sociale del brand.
Nell’intervista radiofonica Alessandra ci racconta la presenza di Progetto Quid alla prima mostra italiana sulla moda sostenibile, “Sustainable Thinking”, al Museo Ferragamo di Firenze. Lo stesso marchio ha, inoltre, confezionato su misura l’abito blu di Caterina Balivo per il Green Carpet Fashion Awards. Si è associato in attività promozionali di co-branding con molti marchi conosciuti nel mondo del beauty, un esempio Garnier, linea Bio. A dicembre ha inaugurato il primo QuidStore all’interno di un centro commerciale, “Le Porte dell’Adige” di Verona. È, ancora, di qualche giorno fa la notizia dell’entrata di Progetto Quid in Zalando, conosciuto portale e-commerce di moda.
Come traspare, questo brand non si pone limiti e percorre a grandi passi le nuove opportunità per offrire sempre nuove possibilità ad una moda in continuo cambiamento.
Le possibilità diventano, per chi ascolta, uno spazio desiderabile, anche quando Alessandra inizia a delineare i nuovi marchi che sta seguendo, tra questi “Calzificio DePio”.
Una realtà che ha fatto la storia del calzino e che ancora fa parlare di sé. DePio è dentro una proposta di moda che unisce con stile l’arte, per comunicare un accessorio senza tempo. Come viene spiegato anche nel loro sito, i maggiori brand a livello internazionale si affidano a DèPio per la realizzazione delle loro collezioni, certi di trovare un partner che ha fatto della “cultura della calza” il proprio obiettivo.
Etici di natura, negli ultimi anni, grazie anche ad Alessandra, stanno comunicando questo plus in modo più diretto. In DePio si respira la storia del calzino, del Made in Italy originario, senza concorrenti. Profumo di passione e tradizione. Fragranze dalle note dolci di generazioni che si susseguono dentro la bottega, così come succedeva un tempo. Non c’è bisogno di costruire uno storytelling, è la narrazione che, una volta aperta la porta del calzificio, ti accarezza e ti accompagna nella scoperta delle tradizioni, dei valori e delle contaminazioni per vivere, di nuovo, la moda in Italia.
Nel 1949 Pio Chiaruttini fonda il Calzificio DèPio, oggi condotto dalla figlia Mary che con la sua famiglia continua con passione il suo operato. L’intero ciclo di lavorazione continua ad essere eseguito esclusivamente all’interno dell’azienda. La meticolosa ricerca e selezione delle materie prime, l’attenzione scrupolosa di tutte le fasi produttive e le operazioni sartoriali di alta bottega, fanno di questo marchio, una garanzia di qualità. L’arte è strumento per comunicarsi al pubblico, con sponsorizzazioni e attività sociali.
La bellezza della coerenza risiede proprio nella trasparenza di queste realtà che non solo comunicano i plus dell’etica e del Made in Italy, ma li abbracciano nelle varie fasi della loro offerta.
Grazie ad Alessandra Favalli per averci raccontato il suo lavoro, portando ad esempio due brand di eccellenza.
Per seguire questi progetti:
Guarda le interviste sui social ModaPuntoCom e Iusve Cube Radio.
Un saluto a tutti e alla prossima pillola fashion.
Francesca Bonotto per ModaPuntoCom