Conoscete una donna così forte e piena di creatività da farvi innamorare della vita? Noi si e si chiama Barbara, founder di un brand rock al punto giusto, La BarBs. Attraverso le collane, Barbara si racconta dosando l’amore per la moda e la follia del diventare un’imprenditrice al giorno d’oggi. Infine, la passione per la vita. Una risorsa che l’ha supportata anche nelle sue ultime creazioni in rosa, frutto di un periodo difficile: la lotta contro la malattia, contro il cancro.
Nell’intervista che segue vi presentiamo Barbara in tutta la sua La BarBs, felicità e difficoltà comprese.
Come nasce il marchio La Barbs?
Ciao, mi chiamo Barbara e nel 2014 ho dato vita al marchio “La BarBs”.
La BarBs nasce grazie alla mia scintilla creativa, dopo un anno di ricerca di mercato, studio e conoscenze. Nasce soprattutto per dare vita al mio sogno, quello di trasformare la passione per le collane in un lavoro come artigiana. Vestire le donne mi ha sempre interessato, soprattutto se con un accessorio ricercato posso contribuire a cambiare un look e l’umore di una giornata.
Quanto il tuo percorso di vita ha influito sulle tue “opere da indossare”?
Il mio percorso di vita ha fatto nascere La BarBs, pertanto è stato determinante sulla personalità delle mie creazioni. La mia storia nasce inizialmente da due motivazioni:
- le esperienze di lavoro passate mi hanno portato a decidere che non avrei mai più avuto un altro “capo” oltre a me;
- la seconda motivazione e forse la più importante è stata quella di voler confezionare creazioni fashion ma custodi di un significato ulteriore. In particolare, i valori in cui credo: vita, forza e amore! Tre elementi che chiunque indossa rappresenta con un proprio “senso”.
A questa domanda non posso pertanto non rispondere: Moltissimo! Se La BarBs è oggi un marchio di accessori moda con una propria personalità e filosofia è proprio grazie al mio percorso di vita. E non sono solo i grandi cambiamenti che la vita riserva a plasmare la forza generativa che mi spinge a creare. Sono soprattutto le persone a lasciare un significato importante, a cambiare direzione, a influire sullo scorrere della vita e di conseguenza di La BarBs.
L’essere donna, nella tua storia imprenditoriale, ti ha ostacolata o agevolata?
Essere donna imprenditrice ieri e oggi ha seri ostacoli per certi aspetti e penso che questo valga per tutte le imprenditrici. Non riesco a pensare alle agevolazioni in senso pratico. Lavoro in solitaria e quello che mi fa andare avanti sono l’amore, la follia e la passione.
Nel 2020 la vita ti pone davanti l’esigenza di prenderti cura e dare priorità a te stessa. Cosa succede a Barbara e alla sua creatività imprenditoriale?
Nel 2020 mi arriva una diagnosi di salute inaspettata. Il cancro entra a far parte della mia vita e della mia quotidianità, portandosi dietro una serie di variabili che incidono in tutto. All’inizio trovo l’esigenza di pensare solo a me, cercando di capire cosa mi sta accadendo. Poi, la malattia mi porta dentro un tunnel fatto di nuove necessità e valori. Una quotidianità che non conosci e che però ti serve. Arriva la chemioterapia e in quelle sale, nonostante il dolore, riesco a conoscere donne meravigliose che mi hanno dato la motivazione e l’ispirazione. E anche lì, ritorna la mia voglia di creare e di continuare a coltivare la mia grande passione.
Un po’ per necessità, perché l’azienda non poteva “morire” e un po’ per esigenza creativa, di raccontarmi anche in questo periodo e in questo percorso. Barbara ha rimesso in moto le idee e La BarBs ha sempre continuato a vestire le donne.
La malattia può essere uno stimolo alla vita, anche nel lavoro? Se si, quale è stata la tua esperienza personale?
Grazie al mio carattere e oltre al mio essere per natura altruista, oggi posso affermare che ho “trasformato” in passione creativa anche la mia malattia. E quindi posso dire che “forse si può”. Per necessità o per passione, ci sono persone che riescono a compiere questa trasformazione, arricchendo il percorso di vita. Nel farlo, ho iniziato a pensare come potevo esprimermi e cosi, ad ottobre 2020, è nato il bracciale “TETTE”. A seguire, le altre creazioni “in rosa”, a rappresentare la voglia di comunicare attraverso ME e di fare PREVENZIONE.
“Orgogliosa” è la tua ultima creazione, figlia di un percorso impegnativo: quello della lotta contro il cancro. Raccontaci la storia di “Orgogliosa”.
Ad ottobre 2020 nasce il bracciale “TETTE”
Ad ottobre 2021 nasce il bracciale “PROMEMORIA”.
Ad Ottobre 2022 nasce la mia creazione più sentita, legata al mio #pazzopazzoviaggio. Nasce “ORGOGLIOSA” ed è stata creata da un sospiro. Questo prendere fiato è il simbolo del risultato positivo dopo il mio ultimo incontro ad Agosto 2022 con la mia oncologa. In quel momento ho fatto un sospiro, ho pianto e mi sono sentita tanto “ORGOGLIOSA”. Cosi è nata “ORGOGLIOSA” e cosi vorrei dire alle person* di sentirsi “ORGOGLIOSA” per piccoli o grandi passi. “ORGOGLIOSA” nella vita. “ORGOGLIOSA” di vivere.
Quanto è stata, ed è ancora oggi determinante, la comunicazione e la condivisione al femminile?
Nel mio percorso di vita e lavorativo, la comunicazione e la condivisione con le donne è stata determinante. Direi con le persone in generale. Il mio marchio si rivolge ad un pubblico prettamente al femminile pertanto è vitale dare la giusta comunicazione. Per quanto mi riguarda credo vinca essere me stessa! Totalmente imperfetta, con una grande passione e voglia di vivere, più che mai, sentendomi bene in jeans, maglietta e collana La BarBs.
Quando una donna indossa “Orgogliosa” cosa rappresenta?
Libertà e Fierezza (ndr guardatela bene, ci sono le mie tre essenze).
Articolo a cura di Francesca Bonotto
Photo credits La BarBs